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Romania Wine Marketplace (2024)

Romania Wine Marketplace (2024)

Il traguardo di 20 anni è stato raggiunto. Era il 2004, quando “Sommelier Zosimo” così veniva chiamato Carmelo Sgandurra, che già conosceva la bella Romania, introdusse per la prima volta il vino italiano in Romania. All’inizio si trattava di timide presentazioni, con vini rigorosamente abruzzesi, frutto dell’intuito di imprenditori lungimiranti. Tuttavia queste offerte riscontravano scarso entusiasmo da parte del pubblico.

Con caparbietà, o semplice follia come la chiameremmo oggi, il susseguirsi delle presentazioni continuava. Una masterclass, poi due, per diventare tante, e calice dopo calice, negli anni, hanno fatto apprezzare il vino Italiano in questa terra. La Romania paese produttore di vini eccellenti, ama anche esplorare, ed innamorarsi di nuovi sapori.

Gianfranco Ulisse – Founder Tenute Ulisse

L’ingresso della Romania in Europa nel 2008, e lo scambio culturale con milioni di Romeni presenti nel mondo, hanno portato ad un aumento delle importazioni di vino. Nel 2009 le importazioni di vino sono state stimate intorno ai 20 milioni di euro.  Oggi sono stati superati i 150 milioni di euro.

Il vino italiano è ancora il più importato, seguito da quello Francese, e ora stanno emergendo le nuove tendenze.  I vini Georgiani, Argentini, Australiani e tante altre nazioni vitivinicole che stanno riscontrando in questo mercato l’interesse di un pubblico attento ed in continua evoluzione.

Inizialmente è stato  il Montepulciano D’Abruzzo a conquistare i palati, degli amanti del vino romeni.  Ancora oggi non esiste lista di vini in un ristorante oppure enoteche, winebar o semplici luoghi di degustazione dove non si gusta questo vino. In questi ultimi anni, come già ampiamente previsto da “Zosimo Wine Critic”,  la tendenza si è spostata, i gusti si sono ampliati con apprezzamenti verso altri vitigni come Primitivo e Negroamaro.

Il mercato che sta crescendo più rapidamente sicuramente, è il prosecco, molto ricercatoanche se in gran parte guidato  dagli sforzi esclusivamente di marketing. Si fa fatica a trovare spumanti del calibro di Asolo, Valdobbiadene, tanto meno Franciacorta e via a seguire.

Nota particolare meritano i grandi vini, Toscana, Barolo, Champagne e Grand Cru sempre più richiesti da un mercato di nicchia che ricerca alta qualità ed eccellenza.

In questi anni il mercato del vino in Romania è cresciuto costantemente e in modo significativo, raggiungendo un  consumo pro-capite  poco inferiore  ai 30 litri/anno, simile a quello Italiano. 

Essendo un Paese di grande produzione vitivinicola, con 205.000 ettari vitati ed una produzione di 330 milioni di litri, i vini autoctoni dominano il mercato interno. Tuttavia si prevede che, nei prossimi anni la percentuale dei vini importati rappresenterà il 50% del consumo totale.

Il susseguirsi di tanti e frammentati importatori, a volte occasionali o di breve durata ha permesso di far entrare solo alcuni vini e in piccole quantità. E’ mancata  la lungimiranza di una distribuzione più strutturata  e capillare.

Le cose stanno cambiando, sia da un punto di vista culturale, organizzativo e soprattutto legislativo. Dal 1 Luglio 2024 sono state introdotte nuove normative in materia di import/export in tutta Europa. Inoltre l’ingresso nell’area Schengen sta portando maggiore stabilità al mercato.

https://mfinante.gov.ro/domenii/fiscalitate/impozite-si-taxe/regim-accize

Un ruolo fondamentale è stato creato dall’effetto “Rating”.

Evidenziare le migliori selezioni dei vini tramite il punteggio, ha creato un volano propositivo di conoscenza enoica. Molti consumatori ricercano attivamente i vini con i punteggi più alti, dove la delizia del palato rispecchia la descrizione della critica. Il sistema di rating, della “Zosimo Wine Critic” fornisce un servizio su misura, tramite la scelta propositiva e importante, adattandosi al mercato e alla sua evoluzione.

In questi 20 anni abbiamo condotto corsi di formazione in ogni parte del paese, e migliaia di masterclass hanno fatto conoscere ogni sottile sfumatura della degustazione. L’adattamento al mercato e le numerose organizzazioni di in-coming in italia anche in questo caso, hanno favorito viaggi di apprendimento ed esperienze formative su tutti i territori.

E’ chiaro che il “mercato romeno” è in fermento, pronto a recepire nuovi vini, ed esperienze di degustazioni, ma soprattutto “pronto” alle novità con scoperte enoiche di territori diversi.

D’altro canto , negli ultimi anni i produttori Romeni, stanno creando vini sempre più con predisposizione verso l’export, privilegiando gli autoctoni a discapito di vitigni internazionali. Questo approccio si sta proponendo come una vera scoperta enoica nel mondo.

Le tecniche di vinificazione, l’estrema qualità dei vini, delle etichette, del packaging, e le innovative commerciali porteranno ad equilibrare il mercato interno con quello dell’export.

Inoltre la Romania è terra di grandi scoperte e non solo enologiche. Le sue città culturali, le terme, i paesaggi meravigliosi, il cibo che affonda le radici nella tradizione millenaria, le coste marine che si affacciano sul mar nero, i monti dalla bellezza mozzafiato ne fanno una destinazione obbligatoria da scoprire, con strutture alberghiere e di ristorazione sempre all’avanguardia pronti ad accogliere i visitatori.

Grande novità alla fine del 2024 è il consolidamento dei vari uffici dell’organizzazione “Zosimo Wine Critic” in Romania. Tra poche settimane inaugureremo la nuova e funzionale sede di Bucarest.

Nella Capitale, abbiamo gli uffici organizzativi, una sala masterclass cosiddetta “Open” dove è possibile beneficiare in ogni periodo dell’anno per presentazioni, corsi, masterclass ed eventi, una ulteriore sala meeting per incontri B2B. La segreteria gestirà e accentrerà tutte le iniziative di valorizzazione e promozione per l’est Europa, supportate da continue collaborazioni professionali.

La Romania attende nuove cantine, nuovi vini, nuovi territori, pronta a farvi emozionare in questo mercato unico al mondo. “Zosimo Wine Critic” è qui per supportarti.