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Il Brasile e la grande opportunità per il vino – Zosimo Wine Critic

Il Brasile e la grande opportunità per il vino – Zosimo Wine Critic

Che ci sia fermento nell’aria si è visto negli ultimi anni, una nazione che migliora la sua produzione interna diventa nello stesso tempo mercato per l’import e nuovi modi di cercare vino.

Il Brasile negli ultimi 10 anni cresce nelle sue produzioni, la zona sud della nazione, nella regione di Rio Grande do Sul, dove l’epicentro vitivinicolo porta il nome di una cittadina che si chiama: Garibaldi.

Lì dove i cognomi italiani si mescolano con quelli ispanici e sudamericani, nascono dei vini eccellenti, dal grande temperamento e ultimamente dalla grande giovinezza. La rinnovata ricerca nella spumantizzazione crea, appunto, vigoria ed innovazione, senza tralasciare rossi dal grande carattere ed azioni di marketing, etichette, packaging e nomi che attirano nuove generazioni al nettare di bacco.

La crescita delle fiere dedicate al vino, che da semplici banchi degustazioni sono diventate sempre più maestose, crescendo in espositori e pubblico, la nascita di gruppi di importatori e reti di distribuzione stanno completando il resto di un mercato davvero in pieno fermento.

Il Rating, inoltre, ha assunto in questi ultimi anni il punto di riferimento e di comparazione tra le produzioni locali e le novità introdotte nel Paese.

Barolo, Chianti, Amarone, come i rinnovati Nero D’Avola, Primitivo e Montepulciano D’Abruzzo completano le richieste di vini Bianchi e Bollicine che si sposano bene con il mercato. Infine Prosecco su tutti, il quale fa da contraltare alla produzione locale.

Sicuramente il mercato è dominato, forza maggiore la vicinanza e le massicce campagne di promozione, da Cile e Argentina, e li seguono a ruota, e sono ben apprezzati, i vini Portoghesi. L’Italia e la Francia si attestano tra il 4° e 5° posto dei volumi di importazione.

Per tradurre in numeri e volumi, si vede il Cile con una quota del 35% delle importazioni, l’Argentina intorno al 20%, Portogallo 15% ed a seguire Italia 10%, così come la Francia, su un volume totale di importazioni che, questo 2024, sarà intorno ai 500 Milioni di euro.

Una nota sulla competizione degli spumanti (import) vede la Francia al primo posto con 20 Milioni di euro, segue la Spagna con 10 Milioni e lascia alla sola Italia circa 3,5 Milioni.

Ma il Brasile riserva ancora delle novità che vanno analizzate e che devono far riflettere a chi il vino vuole “davvero” esportarlo.

Tre casi da studiare ma di successo.

Bakery: Una nuova visione della ristorazione

Un nuovo modo di fare ristorazione: sono nati spazi per la colazione, buon caffè e qualche prodotto di pasticceria. Pian piano l’offerta si è ampliata e si sono sviluppati nuovi spazi dedicati a breakfast, lunch e dinner, aperitivi conviviali e che soprattutto fanno da luoghi di incontro. Su tutto la presenza massiccia di un’offerta di vino, al calice ed in bottiglia, molto apprezzato dalla capitale fino Rio de Janeiro, passando dalle maggiori città delle splendida nazione brasiliana.

Enoteca nei supermarket

Anche questo merita un’attenzione particolare: i classici scaffali prima dedicati ai vini scompaiono per fare largo a veri e propri spazi dedicati, divisi per categoria, attenzione alle etichette e prezzi, formule nuove di marketing e di consegna a domicilio.

Pizzerie

Quando tutto sembra normale, scontato, in Brasile si amplifica, diventa eccezione, unicità dello stare insieme: la collocazione delle pizzerie e dei suoi consumatori merita un capitolo molto interessante. Le pizzerie si sono trasformate in gourmet, proponendo stili sempre più europei ed, in questo caso, grazie agli italiani, anzi napoletani, il regno della pizza si sposa con il vino. Scompare la classica birra in abbinamento che fa spazio all’apertura di conviviali bottiglie di vino, maggiormente apprezzato è il rosso.

Ecco allora che pochi dati ci consentono di valutare questo nuovo “fermento”.

Pronti a sostenere questa crescita, soddisfare la curiosità ma soprattutto valorizzare e promuovere vini che cresceranno a dismisura riempendo calici ben auguranti per una nazione favolosamente chiamata: Brasile.